dal blog di Tiziana Barillànonseneparla.it

ogni giorno è un continuo affanno, una corsa senza tempo per stare dietro alla repressione del dissenso, più o meno violenta

anno dopo anno ci tocca fare il conto dei processi svolti e di quelli mai aperti, proprio come quello per l’omicidio di Carlo Giuliani

continuare a chiedere giustizia e verità per Carlo e per Genova significa rifiutare l’idea di una giustizia che non è giustizia ma vendetta mascherata da legalità

eppure, a furia di chiederci “come” rischiamo di dimenticare “perché” 

perché Carlo ha perso la vita, cosa lo ha portato in quella piazza?

in quel perché (e non nel come) si trovano le ragioni della repressione cieca che ha tolto la vita a Carlo e la libertà a molti

vent’anni dopo possiamo dire – senza essere smentiti – che “avevamo ragione noi”, ma in cosa avevamo ragione? 

dietro lo slogan “un altro mondo è possibile”c’è stato un movimento che per la prima volta nella storia ha chiesto diritti per tutti e non solo per la propria classe, per la propria categoria o per alcune singole questioni 

internazionalità, struttura orizzontale, costruzione dal basso: rifiuto della guerra e del liberismo

il tempo e la manipolazione fuorviante della narrazione del potere rischiano di cancellare le ragioni che hanno portato, e che ancor oggi continuano a portare, in piazza milioni di persone in tutto il mondo

mi sono chiesta spesso se gli haters di Carlo o chi riduce quel Movimento a “una manica di fricchettoni” conoscano davvero la storia o se la interpretano solo come un simbolo vuoto davanti a cui schierarsi

sui muri allora, sui social oggi, resta il contagio dell’ignoranza arrogante che esplode nei cervelli ingabbiati nell’odio e nella confusione

e, per smontare odio e confusione, c’è solo un modo: studiare 

l’anno scorso due giovani maturandi delle scuole superiori – che nel 2001 non erano nemmeno nati – hanno ricevuto una borsa di studio di 1.000 euro grazie alle loro ricerche sulla storia e sui percorsi politici dei movimenti che sono stati presenti a Genova nel luglio 2001 

quest’anno il bando è stato riaperto per l’anno scolastico 2021-2022

se avete figli, fratelli, sorelle, parenti o amici che si avviano alla maturità invitateli a partecipare

perché Carlo e Genova non sono il passato su cui versare le nostre lacrime di derelitti ma il terreno su cui si costruisce il loro futuro 

conoscere, pensare, criticare è la nostra unica arma

il bando è qui:

“Per non dimentiCarlo”