Come si fa a non essere indignati e colmi di rabbia di fronte alla condanna comminata dal tribunale di Locri a Mimmo Lucano?

Una condanna a 13 anni e 2 mesi di carcere, addirittura superiore alle richieste del procuratore capo e del pubblico (?) ministero.

Noi, che lo abbiamo seguito negli anni delle sue pratiche di solidarietà a Riace, l’abbiamo vissuto come un testimone capace di mettere in relazione donne e uomini provenienti da paesi, culture e religioni differenti; abbiamo imparato da lui – e non dai tanti bla bla bla di politici e magistrati – che è possibile la realizzazione di spazi di convivialità armoniosa tra diversi, e che l’immigrazione ben governata può essere anche fonte di arricchimento culturale e umano reciproco.

Forse è questo che le persone facenti parte del tribunale non tollerano?

30.09.2021