Nella notte del 15 novembre 2002, 42 persone sono raggiunte da procedimento giudiziario aperto dalla procura di Cosenza per 270/bis, associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. In particolare, i reparti speciali dei ROS e dei GOM traggono in arresto 13 attivisti della Rete Meridionale del Sud Ribelle, dei quali 11 uomini sono stati trasferiti al Carcere Speciale di Trani e 2 donne al carcere di Latina, mentre per altri 5 sono scattati gli arresti domiciliari.

L’accusa che pende a loro carico è quella di
“Cospirazione politica mediante associazione al fine di:
– turbare l’esercizio delle funzioni del governo;
– effettuare propaganda sovversiva;
– sovvertire violentemente l’ordinamento economico costituito nello stato.”
Contestati anche reati di danneggiamenti nel Social Forum di Genova e Napoli.

Napoli, Cosenza, Taranto, Reggio Calabria, Vibo Valenzia, queste le città dove è stato eseguito il provvedimento. Il trasporto al SuperCarcere di Trani non ha permesso ai fermati nemmeno un contatto con il proprio avvocato.
Le indagini hanno portato alla redazione di un mandato di cattura di 359 pagine. Le prove raccolte si basano principalmente su intercettazioni telefoniche e telematiche.

Dopo alcuni giorni, vissuti nelle carceri speciali di Trani, Latina e Viterbo gli arrestati vengono rilasciati. La sentenza di scarcerazione è del 2 dicembre 2002 ma un’ordinanza dello stesso GIP, che aveva firmato il mandato di cattura, in data 22 novembre dispone i domiciliari per quattro persone e ne rimette due in libertà con il pretesto dell’abiura.
Il 9 maggio 2003 la Corte di Cassazione accoglie il ricorso del PM Domenico Fiordalisi contro la sentenza di scarcerazione del TDL di Catanzaro del 2 dicembre 2002; il PM Veneziani si pronuncia però per il rigetto del ricorso e in seguito sono archiviate le posizione di oltre 40 indagati, alcuni dei quali erano finiti in galera nel novembre 2002.

Il 2 dicembre 2004 si apre la prima udienza in Corte d’Assise.
Il 9 dicembre 2004 la Corte d’Assise accoglie le istanze presentate dagli avvocati di 3 attivisti per togliere loro l’obbligo di firma che dura da oltre un anno.
Le udienze continuano…

24 aprile 2008
La Corte di Assise di Cosenza ha chiuso il processo di 1° grado a danno di 13 no global sotto inchiesta da sette anni per associazione sovversiva finalizzata a contestare il G8 del 2001, perchè “il fatto non sussiste”. Si tratta di disobbedienti, Cobas, attivisti e mediattivisti calabresi, campani e pugliesi. Per loro era stato chiesto mezzo secolo di galera più altri 26 anni di libertà vigilata.

20 Luglio 2010
La Corte di Appello di Catanzaro conferma l’assoluzione.

21 Giugno 2012
La Cassazione chiude: Tutt* assolt*!!!

Liberazione 25 aprile 2008 – “Cosenza, assoluzione per il Sud Ribelle. Contestare il G8 non fu sovversione” di Checchino Antonini

Il manifesto 25 aprile 2008 – “«Sud ribelle», non sovversivo” di Simone Pieranni

APPROFONDIMENTI

http://processig8.net/Cosenza.html