STOP al ReArm Europe! Il Comitato Piazza Carlo Giuliani si unisce alla campagna

ORGANIZZIAMO UN MOVIMENTO EUROPEO CONTRO REARM EUROPE: FACCIAMOLO INSIEME.

“Ci opponiamo al piano dell’UE di spendere 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi rubati. Rubati alle spese sociali, alla salute, all’educazione, al lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica. Saranno un beneficio solo per i produttori di armi in Europa, negli USA e in altri paesi.

Renderanno la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Genereranno più debito, più austerità, più confini. Approfondiranno il razzismo. Alimenteranno il cambiamento climatico.

Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Abbiamo bisogno di un piano totalmente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e il mondo intero.

Organizziamo un movimento europeo contro ReArm Europe! Facciamolo insieme”.

Se siete un gruppo organizzato, un’associazione, un movimento, un sindacato, una rete. Se condividete questo appello comune. Se volete impegnarvi insieme contro ReArm Europe, comunicate la vostra adesione compilando il modulo di adesione sul sito stoprearm.org.

E fate girare il più possibile.

Nel sito trovate l’appello, il modulo di adesione, e le prime organizzazioni aderenti.


da https://www.peacelink.it/pace/a/50725.html

La campagna ha finora raccolto oltre 800 adesioni complessive in 18 paesi Ue, di cui oltre 200 in Italia, da parte di associazioni, comitati cittadini, partiti politici, movimenti e altre organizzazioni della società civile. Una pluralità di soggetti uniti da un obiettivo comune: fermare le politiche bellicistiche dell’Italia e degli altri Stati Ue costruendo un percorso di partecipazione dal basso, dentro e fuori le sedi istituzionali a tutti i livelli e che, attraversando vari appuntamenti, avrà il suo primo momento di mobilitazione europea coordinata nella settimana del 21 giugno, in occasione del vertice Nato all’Aja, con manifestazioni e azioni in diversi paesi.

“Torniamo in piazza contro la guerra, contro tutte le guerre che portano lutti e dolore, che distruggono la democrazia e cancellano il pensiero critico. Torniamo in piazza per la Pace, per fermare il genocidio a Gaza e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari, per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina,” ha detto Rosa Lella, addetta alla stampa per la campagna.

“Chiediamo inoltre,” ha proseguito Lella, “che l’Italia e l’Europa investano sulle grandi sfide del futuro, per una società aperta, senza muri, per abbattere tutte le disuguaglianze e le discriminazioni, razziste, di classe e di genere, per la libertà e i diritti delle donne e di tutti, per una sanità ed istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, sicurezza sul lavoro, occupazione di qualità e conversione ecologica e che rinuncino al Piano di Riarmo, che invece finanzierà un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro nella Storia. Bisogna fermare l’economia bellica, che minaccia di trasformare filiere produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; la deriva autoritaria del dl Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione”.

“Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile,” ha concluso Lella, ”al mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si schierino contro il riarmo, la guerra, il genocidio, la repressione, l’autoritarismo. E che siano con noi in piazza per la Pace il prossimo 10 maggio a Roma e nei prossimi appuntamenti in Italia e in Europa. Chi vuole aderire alla campagna può scrivere a stoprearmroma@gmail.com. Il sito invece è https://stoprearm.org/.”