8 settembre 2012

Questa mattina sono stato a Cavezzo, il Comune del Modenese più colpito dai terremoti del maggio scorso. Nonostante la dedizione di quella gente forte sono ancora quattrocento le persone accolte nei campi di emergenza: dei settemila abitanti, oltre quattromila hanno avuto danni o sono stati costretti ad abbandonare la casa perché dichiarata inagibile.

Ben visibili gli effetti di quelle scosse terribili: al di là della recinzione discreta che ti introduce al centro storico particolarmente colpito, vedi un palazzo interamente diroccato. Era di tre piani, costruzione recente, ma il cemento armato si è sbriciolato, difficile pensare che fosse a norma. Molti edifici, a guardarli dall’esterno, sembra che abbiano saputo resistere alle scosse, ma i danni gravi sono all’interno. E’ così per le scuole, per fortuna il Comune ha avuto la capacità di predisporre nuovi centri e l’anno scolastico per le elementari inizierà regolarmente.

Anche la biblioteca ha subito danni irreparabili. Ed era un patrimonio davvero singolare, oltre 50.000 volumi, una ricchezza culturale da salvaguardare. Il Comitato ha deciso subito di contribuire a questa salvaguardia, con una donazione al Comune di 10.000 euro finalizzata proprio a trovare una sistemazione per quei volumi che la pronta disponibilità della gente di Cavezzo aveva salvato dalla dispersione. La nuova biblioteca sarà ospitata in una recente struttura costruita in cemento armato (quello buono) e legno, che alle scosse ha saputo resistere. Esiste già un ottimo progetto per attrezzare lo spazio alla catalogazione dei volumi e della videoteca e all’uso sapiente e condiviso di quella ricchezza importantissima.

Da stamattina la biblioteca ha due libri in più: Carlo Giuliani, il ribelle di Genova, il fumetto davvero geniale di Francesco Barilli e Manuel De Carli, di grande capacità comunicativa sulla vicenda che ha portato all’omicidio di Carlo, e Per sempre ragazzo, la raccolta di racconti e poesie che trenta autori hanno voluto dedicare a Carlo: non si fa torto a nessuno se ricordo qui, fra gli autori, Stefano Tassinari, che un male incurabile ci ha portato via, incurante del grave danno arrecato alla già scarsa dignità culturale di questo nostro Paese. Per la videoteca, non poteva mancare La trappola, che i visitatori del sito conoscono bene: uno strumento utile per conoscere la verità e dimostrare la squallida arroganza dei mentitori di professione.

A Cavezzo ci eravamo già stati tre anni fa, quando fu intitolato al nome di Carlo un circolo di Rifondazione Comunista.
 Giuliano Giuliani