Titolo
Di vita non si muore
RegiaClaudia Cipriani
ArgomentoUn altro mondo è ancora possibile?
Un film documentario su Carlo Giuliani.
ProduzioneGir@Film
DataAnno 2024

TitoloOttopunti
RegiaDanilo Monte
ArgomentoDocumentario su Timothy Ormezzano, una delle tante vittime del G8 di Genova 2001. Timothy, insieme al regista Danilo Monte, 11 anni dopo il G8 torna a Genova per raccontare la sua vicenda. E’ la storia di un ragazzo che vuole cambiare il mondo e per questo viene massacrato di botte. Ma è anche la storia del rapporto con un padre che attraverso un trauma scopre un figlio che forse ancora non conosceva. Entrambi incontrano i genitori di Carlo Giuliani, il giovane ragazzo ucciso a Genova durante la manifestazione, e capiscono l’importanza del “fare memoria”.
ProduzioneLaura D’Amore
EdizioneDon Quixote
DataAnno 2013

TitoloGenova 2001: G8
RegiaBlu Notte. Carlo Lucarelli
ArgomentoGenova, luglio 2001. La città dove si svolgono contemporaneamente gli incontri del Vertice G8 e le proteste pacifiche organizzate dal movimento “new global” italiano, il Genoa Social Forum, diventa teatro di una guerriglia urbana senza precedenti.
Carlo Lucarelli, attraverso un racconto che si svolge in due puntate, ripercorre la spirale di violenza e di odio di quei giorni che si concludono con un bilancio drammatico: la morte di un ragazzo, più di mille feriti, danni per 50 miliardi di lire, 250 arrestati, diverse inchieste e processi.
Perché tutta quella rabbia e quel sangue? Di chi è la responsabilità? Carlo Lucarelli cerca di raccontare i misteri e i dubbi di quei giorni.
DataAnno 2007

TitoloQuando c’era Silvio
AutoriBeppe Cremagnagni, Enrico Deaglio
RegiaRuben H. Oliva
ConLella Costa e Jean Blancheart (nella parte di Karl Marx).
ArgomentoRacconta l’avventura di Silvio Berlusconi. L’uomo che ha più diviso gli italiani raccontato con immagini, interviste e documenti visivi inediti e unici. I misteri della sua villa. Il segreto dei suoi capelli. La vera storia dello stalliere della mafia (e le sue conseguenze). La moltiplicazione della sua ricchezza. La giornata dello scandalo al Parlamento europeo di Strasburgo. Il mausoleo costruito sul modello della tomba di Tutankhamon… e molto altro ancora.
ProduzioneLuben Production
CollanaI libri di Diario
DataAnno 2006

TitoloLe inchieste di Report
AutoriMilena Gabanelli, con Stefania Rimini, Giovanna Corsetti, Paolo Barrard, Giorgio Fornoni, Bernardo Iovene, Sabrina Giannini.
Argomento“Nient’altro che la verità” di S. Giannini, sui dieci anni di indagini giudiziarie dell’omicidio Alpi.
EdizioneBUR senzafiltro
SupportoLibro + DVD
DataAnno 2005

TitoloLegittima difesa. Genova 20 luglio 2001. Ricostruzione degli scontri in via Tolemaide.
SupportoDVD Rom
ArgomentoUno degli elementi più rilevanti del lavoro svolto dal Genoa Legal Forum, con la collaborazione dei consulenti della segreteria legale, è la ricostruzione di alcuni eventi delle giornate di manifestazioni contro il G8. Possiamo così dimostrare, funzionalmente allo svolgimento del processo contro 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio e all’obiettivo della difesa collettiva degli imputati, come l’ordine pubblico nella città di Genova sia stato messo in crisi dalla gestione delle forze dell’ordine e non sia quindi imputabile ai manifestanti.
Un primo risultato di questo lavoro è la ricostruzione della dinamica delle cariche contro il corteo delle tute bianche in via Tolemaide e nelle zone limitrofe, che hanno portato all’assassinio di Carlo Giuliani.
Contenuti extraLe udienze Audio, sintesi e trascrizioni delle udienze in cui si sono ricostruiti i fatti di via Tolemaide – Cronologia Ricostruzione cronologica in base alle fonti, corredata dai documenti acquisiti nel dibattimento – Aggiornamenti a maggio 2005 sul processo a 25 manifestanti, sui processi Diaz e Bolzaneto e sul processo Perugini – Una scheda di presentazione della segreteria del Glf
DataLuglio 2005

TitoloI disobbedienti di Genova
RegiaFabio Pelagalli
ArgomentoIl video inizia con interviste ad alcuni cittadini di Genova due mesi prima del vertice del G8. La seconda parte del filmato è incentrata principalmente sui “disobbedienti” e sulle tute bianche presenti allo stadio Carlini e mette in rilievo gli episodi riguardanti la preparazione e lo svolgimento della lunga manifestazione anti G8 da loro promossa.
ContributiTrieste Social Forum, Casa delle Culture di Trieste

TitoloDopo Genova
RegiaArmando Ceste
ArgomentoContenuto all’interno del dvd “”à mi-mots” Erri De Luca”, un film di Robert Bober, il documentario realizzato da Armando Ceste con l’intervista a Erri De Luca, sui violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti durante il G8 del 2001 a Genova.
EdizioneMK2
DataOttobre 2004

TitoloNiente da archiviare
ArgomentoLa ricostruzione, le immagini, i filmati e le controinchieste che smentiscono le conclusioni di PM e GIP sui fatti di Piazza Alimonda.
AutoreIndymedia
DataLuglio 2003
Infohttp://www.ngvision.org/mediabase/166

TitoloCarlo Giuliani ragazzo
RegiaFrancesca Comencini
ArgomentoLa vita e la morte. L’amore e la felicità. Il ricordo di un ragazzo nelle parole e negli occhi di una madre. Una ricostruzione lucida e sofferta. Una verità raccontata con il cuore e con una straordinaria dignità. Per non dimenticare.
ContributiLuna Rossa Cinematografica S.r.l.
EdizioneMikado / Manifestolibri / L’Espresso
DataAnno 2002
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“Una madre racconta la giornata breve di suo figlio, dall’uscita di casa in un mezzogiorno di luglio fino al proiettile del pomeriggio sparato in testa. Un’altra madre ascolta e registra voce, faccia, racconto. In mezzo a loro due scorrono le folle che invasero Genova per essere pietra d’inciampo alla riunione dei signori del mondo, per essere pietra d’angolo di una nuova casa-mondo. Il ragazzo Carlo Giuliani, figlio di Haidi, oggi è cenere.
Sua madre non maledice il giorno, l’ora, l’assassino. Parla del suo ragazzo ucciso in piazza e lo rimette in eredità a noi perchè quel figlio è nostro e resta in piazza.”
(Erri De Luca)

“Carlo Giuliani, un film deviato da un sasso” di Alberto Crespi
Tratto da L’Unità (14 Giugno 2002)

“Auguriamo un immenso successo a tutti i film che escono oggi in Italia, ma potendo scegliere, vorremmo che ci fosse un tutto esaurito al cinema America di Genova, a tutti gli spettacoli: è lì che esce una delle 7 copie di “Carlo Giuliani, ragazzo”, il documentario di Francesca Comencini distribuito dalla Mikado.

Per la cronaca, le altre 6 sono visibili nelle seguenti sale: l’Anteo di Milano, il Tibur di Roma, l’Astra di Padova, il Modernissimo di Napoli, l’Empire di Torino e l’Azzurro di Ancona. Tra una settimana il film arriverà sicuramente anche a Firenze e a Bologna, in sale ancora da definire. Non ci sono discussioni: Carlo Giuliani, ragazzo è il film italiano più importante della stagione, proprio perché non è “solo” un film.

Innanzi tutto, è un documento decisivo anche riguardo alle recenti polemiche sulla morte di Giuliani: basta guardarlo con occhi aperti per rendersi conto di quanto siano ridicole tutte le “perizie” e le illazioni che parlano di pallottole deviate e rimbalzate qua e là (certo le pallottole sono strane: anche quella che uccise Kennedy fece un percorso a zig-zag davvero bizzarro).

Ieri la società di produzione Luna Rossa Cinematografica ha risposto in modo netto a quanti hanno parlato, per quanto concerne i materiali sul G8 girati dai registi della fondazione “Cinema del Presente”, di filmati “bonificati”, ovvero manipolati; la società di Mauro Berardi ha ribadito “il significativo contributo da noi dato all’accertamento di realtà troppo spesso inquinate da notizie infondate e a senso unico”.

Francesca Comencini, raggiunta telefonicamente, ci ha detto di non voler aggiungere nulla a questa presa di posizione, di per sé limpida: i cineasti del gruppo, almeno in sede legale, parlano collettivamente. Ci pare una posizione giusta. Questo è un lavoro di gruppo nel quale non esistono star.

Al tempo stesso, va detto che “Carlo Giuliani, ragazzo” è un’opera fondamentale (e bellissima) proprio perché si allontana dal grande mosaico del G8 descritto da tutti i registi per isolarne una tessera, anzi: “la” tessera, quella fondamentale.

Francesca Comencini e Luca Bigazzi, qui direttore della fotografia, hanno conosciuto la mamma di Carlo Giuliani, Haidi, a Porto Alegre e hanno deciso che bisognava darle la parola. Per due motivi, che risaltano fortemente nel film. Il primo: Haidi Giuliani, dopo la morte di Carlo, ha avviato un lavoro paziente, infinito, quasi ossessivo – ma è una madre che ha perso il figlio, ha tutto il diritto di essere “ossessionata” – di ricostruzione della giornata, del percorso del ragazzo all’interno del corteo genovese fino al momento in cui viene assassinato. Il secondo: era giusto che su Carlo si dicessero alcune verità, e che fossero i parenti e gli amici, la mamma in primis, a dirle. “Si è detto che Carlo fosse un punkabestia, un disadattato – dice Haidi -; non lo era, ma anche fosse? È un motivo sufficiente per ammazzare la gente?”. Così, per dare a Carlo quel che era di Carlo, Francesca Comencini ha inserito nel film una serie di poesie scritte dal ragazzo, in italiano e in latino (queste ultime, tradotte da Erri De Luca), per comporre di lui un ritratto complesso e variegato; per ribadire che era un ragazzo dolce, volitivo, intelligente, come confermano tutti gli amici che ne parlano con struggente nostalgia in una post-fazione, di circa 15 minuti, che si è aggiunta alla copia del film mostrata a Cannes (ora il film è lungo 75 minuti, una durata da lungometraggio vero).

Questa nuova struttura del film, più personale (ma non per questo meno politica), giustifica maggiormente il titolo che per altro è una citazione ben precisa: “Carlo Giuliani, ragazzo” è la scritta che da quel giorno mani ignote hanno scritto sulle targhe stradali di piazza Alimonda, il luogo di Genova, a due passi dalla stazione di Brignole, dove Carlo è caduto.

E con ciò ritorniamo al senso politico di questo film, che parte come una dolorosa confessione e si trasforma ben presto in un’indagine con colpi di scena da thriller. È impressionante la lucidità con la quale Haidi Giuliani ricostruisce, ripercorrendo le migliaia di ore girate dalle onnipresenti videocamere, la giornata del figlio; ed è impressionante il “crescendo” del film, nel quale prima si rivive il corteo dei no-global che scendeva verso il centro, e poi pian piano si rintraccia, dentro la folla, la presenza di Carlo. Chiunque, quel giorno a Genova, è stato filmato da qualcuno. Ed ecco dunque Carlo che entra nel corteo, assiste immobile a una carica della polizia, arriva in piazza Alimonda, e a un certo punto solleva quell’estintore (ma a una congrua distanza dalla jeep, si vede benissimo) e viene abbattuto.

La sequenza della morte c’è, ed è straziante. Ma forse ancor più terribile è la sequenza successiva in cui la polizia crea un cordone attorno al suo corpo senza nemmeno tentare di soccorrerlo; per non parlare dell’agghiacciante immagine (a onor del vero vista, quel giorno, anche nei tg) in cui un poliziotto accusa un manifestante di aver ucciso lui Carlo, con un sasso. “In Italia non c’è la pena di morte. Ma Carlo è stato condannato a morte, giustiziato, torturato”.

Sono parole della madre, nel finale del film. Adesso vedremo se qualcuno avrà il coraggio di smentirla”


TitoloGenova senza risposte
RegiaFederico Micali, Teresa Paoli, Stefano Lorenzi
ArgomentoGenova senza risposte racconta la settimana delle manifestazioni anti G8 dal 16 al 22 luglio, seguendo il flusso degli avvenimenti. Il film inizia da lunedì 16 luglio, alternando le immagini del controvertice ad eventi paralleli come la chiusura della zona rossa e la partita di calcio simbolica al suo interno, fino al concerto di Manu Chao di mercoledì sera, preludio alla prima manifestazione di massa, il festoso e pacifico corteo dei migranti di Giovedì 19. I fatti di venerdì 20 vengono ricostruiti sulla base di una cartina che illustra il simbolico accerchiamento alla zona rossa per piazze tematiche cui segue un’analisi dello spostamento del black bloc e delle repressioni delle forze dell’ordine. Varie testimonianze relazionano sull’accaduto e introducono lo spostamento del gruppo più numeroso (quello dei disobbedienti ex tute bianche) fino alla ricostruzione della morte di Carlo Giuliani in Piazza Alimonda. Le immagini di sabato 21 luglio si aprono sulla manifestazione dei trecentomila e proseguono con l’intervento delle forze dell’ordine che spezza in due il corteo disperdendo i manifestanti. Chiudono questa parte del documentario una testimonianza sui gravi fatti occorsi nella caserma di Bolzaneto e le eloquenti immagini della scuola Pertini (ex Diaz) dopo il blitz di sabato notte.
Il Post Scriptum, aggiornato al luglio 2002, si articola in 4 capitoli:
a) le indagini: interviste ai legali del Genoa Legal Forum sullo stato delle indagini aventi ad oggetto non soltanto gli agenti autori delle violenze (e le gravi difficoltà nell’identificarli) ma anche i manifestanti arrestati e tuttora indagati. b) i sanitari: l’esperienza di un medico che ha operato in strada a Genova in soccorso ai manifestanti e quella di un infermiere in servizio alla caserma di Bolzaneto che ha denunciato le violenze cui è stato testimone e che seguito di minacce ha dovuto lasciare il suo lavoro. c) i gas: gli effetti dannosi del gas cs, il cui uso in guerra è vietato da convenzioni internazionali, e che ha provocato pesanti effetti irreversibili anche sui manifestanti. d) le ipotesi di Piazza Alimonda: la controinchiesta sulla morte di Carlo Giuliani e i dubbi relativi ad essa, in contrapposizione alla ricostruzione ufficiale che pare voler giungere alla archiviazione senza la celebrazione di un processo cui i dubbi sarebbero destinati.
ContributiIndymedia e Giacomo Verde
EdizionePablo di Gianluca Arcopinto
DataAnno 2002

TitoloGenova 2001
RegiaIndymedia
ArgomentoDocumentazione G8

TitoloSe vi spostate leggermente stiamo tutti più comodi
RegiaCristiano Palozzi e Antonella Sica
ArgomentoIl documentario ripercorre i tre giorni del G8 genovese mostrando soprattutto la Genova pacifica e disarmata, spesso disorientata di fronte all’incomprensibile violenza dei Black Block da una parte e della polizia dall’altra e mortificata dall’incomprensione di tanti che non hanno fatto distinzioni fra violenti e non violenti. Una specie di diario a volte ironico a volte sofferto di questi tre giorni che hanno cambiato la vita di molti.
EdizioneBonsai Film
DataAnno 2002

TitoloI diritti negati
RegiaIndymedia e Genoa Legal Forum
ArgomentoQuesta selezione di immagini, spesso poco viste, vuole essere un primo strumento di diffusione e un atto d’accusa contro quei settori delle forze dell’ordine che hanno tradito il ruolo sancito dalla Costituzione.
DataAnno 2002

TitoloVitaliano a Genova
RegiaPaolo Pisanelli
ArgomentoLuglio 2001: tra le centinaia di migliaia di persone convenute a Genova per partecipare al Contro G8 c’era un prete, molto conosciuto e discusso in Italia per le sue azioni di protesta e di disobbedienza civile. Le scene montate sono tratte dal girato del film documentario Prete dentro, che racconta di don Vitaliano Della Sala, parroco di un paesino di 600 abitanti della provincia di Avellino e pacifista attivo del movimento No Global.
Edizioneproduzione: Francesca Cima, Nicola Giuliano, Domenico Procacci per Indigo Film – Fandango – Big Sur
DataAnno 2002

TitoloMaledetto G8. Le immagini shock dei 2 giorni di Genova
ArgomentoUna video inchiesta esclusiva dell’Espresso. Immagini scomode, dure, in gran parte inedite. Un serratissimo montaggio di novanta minuti che testimonia dei terribili avvenimenti accaduti a Genova nel luglio 2001. Le devastazioni dei Black Block, la morte di Carlo Giuliani, i fatti della scuola Diaz, quei comportamenti delle forze dell’ordine che hanno portato Amnesty International a denunciare la violazione dei diritti umani. A oltre un anno dai fatti di Genova, potrete finalmente vedere una storia che la televisione italiana non ha mai raccontato.
ProduzionePalomar Spa
EdizioneL’Espresso
DataAnno 2002

TitoloMoltitudini
RegiaOsvaldo Verri
ArgomentoUn gruppo di cineasti e di videomaker, ha affiancato, senza alcuna obbiettività, il movimento di insubordinazione al governo globale, in riunione a Genova il 19, 20, 21 luglio. Soggettività differenti per realizzare un film ad episodi. Ogni mini troupe, ha prodotto in autonomia un racconto di dieci minuti circa, soggetto libero, luoghi determinati. Gli autori, promotori del progetto, lavoratori della comunicazione in cinema e televisione, hanno cercato di dare il loro contributo professionale alla realizzazione del video manifesto comune per rendere visibile la rivolta contro l’impero e la violenta repressione, scatenata dai difensori della “fortezza” dei potenti.

TitoloNo Pass… No Grass No Ass! – Racconto, esperienza, immaginazione nei giorni di Genova
RegiaGlobaldissent
ArgomentoA Genova abbiamo raccolto alcune ore di interviste e di riprese: in particolare nei giorni che sono andati dal 15 luglio alla mattina di venerdì 20. Abbiamo incontrato attivisti italiani, olandesi, polacchi, spagnoli, giapponesi, maltesi e greci (attori/narratori di soggettività diverse: generazionali e di genere, estetiche e politiche, nazionali). Le immagini e le voci testimoniano della varietà, della molteplicità, del permanente movimento che è nelle storie dei singoli e nei margini delle proteste globali…
EdizioneGlobaldissent
DataGiu-Lug 2002

Titolowww.G8.it – Why? What? Where?
RegiaPiero Frattari
ArgomentoNel mondo della globalizzazione, simboleggiato dalle tre www, non sappiamo il perché ed il percome avvengano ancora fatti come il G8 di Genova, ecco perché le tre www si trasformano in Why? What? Where?. Crediamo che nessuno ancora oggi sappia spiegarsi come siano potuti accadere fatti ed avvenimenti che tutti abbiamo visto e vissuto.
DataAnno 2002

TitoloBella Ciao
RegiaMarco Giusti, Sal Mineo (Carlo Freccero), Roberto Torelli
ArgomentoIl film ricostruisce l’evolversi degli scontri genovesi, utilizzando i materiali girati da numerosi operatori della RAI e di media indipendenti. Attraverso le riprese presentate senza alcun commento, salvo quello musicale, è possibile capire la dinamica degli incidenti a partire dal Blocco Nero, lasciato libero di agire per due ore, agli errori tattici della Polizia e Carabinieri, alla reazione di migliaia di manifestanti del corteo dei disobbedienti.
DataAnno 2001

TitoloUn mondo diverso è possibile
RegiaIdeato e coordinato da Francesco Maselli. Diretto da trentatre registi italiani
ArgomentoSessanta minuti di grande reportage sul G8 di Genova. Un affresco autentico e sincero sulle manifestazioni, gli intenti e gli ideali dei suoi partecipanti. Una straordinaria raccolta di testimonianze e di immagini realizzate da un pool di registi d’eccezione.
ContributiLuna Rossa Cinematografica in collaborazione con il Genoa Social Forum
EdizioneL’Espresso

TitoloErri De Luca, dopo Genova
RegiaArmando Ceste
ArgomentoSulle immagini di Genova durante il G8, le poesie scritte e lette da Erri De Luca
ContributiIndymedia, Collettivo Cinema Militante Torino, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio di Roma
EdizioneAC/Cinema&Video
DataAnno 2001

TitoloGenova in tre atti
RegiaStefano Lorenzi, Federico Micali e Maria Teresa Paoli
ArgomentoI tre atti da un minuto ripercorrono per immagini i fatti che si sono verificati lo scorso luglio a Genova in occasione delle manifestazioni anti G8. Atto primo riprende volti e momenti del festoso e pacifico Corteo dei Migranti del 19 luglio. Atto secondo raccoglie i momenti più drammatici delle manifestazioni del 20 e del 21: i pestaggi delle forze dell’ordine e l’omicidio di Carlo Giuliani. Atto terzo ritrae gli ambienti della scuola Diaz-Pertini il giorno dopo il blitz delle forze dell’ordine che ha portato a 93 arresti, oltre 60 feriti.
SupportoStudio Media, Massimiliano Padelli, Giacomo Verde, Corrado Endrio, Serena Mannelli, Indymedia e Scuola di Cinema Anna Magnani di Prato

TitoloGenova Libera
RegiaStefano Lorenzi, Federico Micali e Maria Teresa Paoli
ArgomentoL’arrivo a Genova con i Giovani di Rifondazione di Torino, l’aggregazione, il corteo dei migranti del Giovedì 19 fra i GC. Venerdì 20, la partenza dal Carlini con i disobbedienti, il corteo con gli scudi, l’attacco della polizia, gli scontri in piazza Alimonda e in via Torino. E poi il punto di vista dalla polizia e carabinieri. Piazzale kennedy, sabato 21, i pestati dalle forze dell’ordine, il massacro della Diaz. Un film nato per caso che non mostra i pestaggi ma le atmosfere e le intenzioni, immagini senza commento che si commentano da sè, uno sviluppo cronologico dalla festa del giovedì alle tragedie del venerdì e del sabato.
DataAnno 2001

TitoloGenova. Per noi
RegiaP. Pietrangeli e: R. Giannarelli, W. Labate, F. Martinotti
ArgomentoUn video che descrive, con enorme semplicità, i fatti accaduti durante le manifestazioni, senza commenti esterni, senza colonna sonora, solo immagini e interviste sul campo. Le immagini si commentano da sole in tutta la loro forza, immagini crude, violente. Si era pensato che dopo gli scontri di Napoli, Goteborg, la presenza della “televisione” così massiccia potesse fungere da elemento di democrazia. Si può pensare che così non sia stato, almeno dopo la visione del drammatico video, dopo aver visto pacifisti seduti a terra con le braccia alzate picchiati a sangue dalla polizia, invece sono in corso molti processi, in particolare quello riguardante il giovane ucciso da un colpo di pistola, dove le prove schiaccianti sono racchiuse proprio in questi video.
ContributiGenoa Social Forum
EdizioneNuova iniziativa editoriale L’Unità, Manifesto Libri, Liberazione, Carta

TitoloStop G8
RegiaRadio Sherwood
ArgomentoAlcuni stralci tratti dai TG nazionali, la voce di una speaker che commenta i fatti e le immagini che contribuiscono a completare l’informazione. Questo il video prodotto da Radio Sherwood che riporta gli accadimenti in sei momenti: lo stadio Carlini, la manifestazione dei migranti, il corteo della disobbedienza civile, la manifestazione del 21 luglio, l’intervista ad Arnaldo Cestaro (un anziano di Vicenza vittima dell’incursione alla scuola Diaz) e la conclusione con le testimonianze di alcuni membri di radio Sherwood, anch’essi malmenati alla scuola Diaz.

TitoloG-Hate – Genova Luglio 2001
RegiaG. Pangrazio, F. Leo, M. Nigro
ArgomentoLe giornate di Genova raccontate dai protagonisti: i preparativi, le manifestazioni, gli scontri di piazza, i metodi della polizia, le aspettative del movimento.
ContributiIndymedia, Lombardini, Ravera, Rolleri
DataAnno 2001

TitoloIl luogo comune
RegiaMax Franceschini
ArgomentoDomenica 22 luglio 2001. Una piazza di Genova, davanti alle banche e ai negozi devastati durante i violenti disordini avvenuti a margine delle manifestazioni organizzate contro il vertice dei G8. Qui si sono ritrovati spontaneamente tanti cittadini genovesi. E’ in questo spazio, questo “luogo comune”, che si incontrano – e si scontrano – punti di vista e opinioni profondamente diversi.
EdizioneRebis e altrocinema
DataAnno 2001

TitoloLa città violata
RegiaMarco Cucurnia
ArgomentoIl cortometraggio vuole esprimere l’umiliazione subita da Genova e dai genovesi durante le giornate del G8.
EdizioneMontaggio Directory Media
DataAnno 2001

TitoloLa zona rossa
RegiaMario Balsamo
EdizioneZeta produzioni
DataAnno 2001

TitoloLe strade di Genova
Regiarealizzato da Davide Ferrario, Ilaria Fraioli, Giorgio Grosso, Jimmy Renzi
ArgomentoIl video si occupa degli scontri avvenuti nelle vie e nelle piazze; un documento di contro-Informazione che lascia da parte tutto il dibattito positivo su Genova; le strade come luogo in cui gli scontri sono avvenuti, in cui si è consumata, immersa nel caos più totale, tanta violenza. Il film documentario presenta, con taglio “cronachistico”, la situazione in città, concentrandosi su black block e polizia, riportando i fatti salienti supportati dai percorsi tracciati sulle cartine topografiche.
EdizioneArchivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
DataAnno 2001

TitoloPicnic
RegiaPaolo Cirelli e Damaso Queirazza
ArgomentoLe immagini delle violenze di venerdì 20 e sabato 21 luglio in opposizione all’ansia mediatica creata dai Tg nazionali dei giorni precedenti.
DataAnno 2001

TitoloSequenze sul G8
Regiaa cura di Silvia Savorelli
ArgomentoIl film è una sintesi delle 36 ore di riprese realizzate a Genova nei giorni del G8 (tra il 18 e il 21 luglio 2001) dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. L’antologia ripercorre cronologicamente gli avvenimenti e i luoghi dove si sono svolti gli eventi e le grandi manifestazioni contro la globalizzazione: dal corteo dei migranti, alla giornata della disobbedienza civile, fino all’assalto alla scuola Diaz. Per sottolineare lo sviluppo successivo del movimento, il film si conclude con la manifestazione del 10 novembre a Roma contro l’ingresso dell’Italia in guerra.
EdizioneArchivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
DataAnno 2001

TitoloSolo Limoni
RegiaGiacomo Verde
ArgomentoE’ una videotestimonianza sui fatti di Genova, in allegato al libro che raccoglie molti interventi d’autore. … Il video sviluppa in 13 episodi un vero e proprio racconto in cui emozioni e senzazioni sono mescolate alla denuncia politica della sopraffazione e della violenza delle forze dell’ordine e alla narrazione di momenti “laterali”, ma estremamente significativi, della protesta anti-global. Le immagini e le parole di Solo Limoni sono acide quanto il loro succo, ma possono essere determinanti per guardare meglio attraverso le nubi dei lacrimogeni che impediscono l’osservazione di un importante passato prossimo che sembra diventato improvvisamente remoto.
ContributiIndymedia, SocialPlus, Fluid Video Crew, Digipress, D.ink
EdizioneShake
DataAnno 2001

TitoloSuperVideo >>>G8 – Luglio 2001… qualcosa (non) sta funzionando
RegiaCandida TV
ArgomentoLa storia non può più esser scritta da una penna sola. Supervideo, “eroe” mutante della comunicazione, cerca la verità mettendo insieme le voci. Colleziona informazioni, carpisce segnali, registra cori. … Il videotape da recapitare contiene le libere opinioni delle persone incontrate lungo il viaggio che lo porterà a Genova durante i giorni del G8.
DataAnno 2001